Si è conclusa la seconda fase di Campania Advanced Manufacturing (CAM), il progetto volto a favorire la nascita di start up operanti all’interno del settore Manifatturiero Campano, cercando i futuri talenti sui temi del Made in Italy e dell’industria 4.0 che sappiano comprendere gli interessi della filiera manifatturiera regionale e rispondere ai bisogni di innovazione.
Venerdì 27 gennaio, presso l’Aula del Disegno dell’Edificio di Ingegneria di Piazzale Tecchio, Napoli, si è svolto il Gala dell’Innovazione, uno speed pitching dove i 30 partecipanti alla call “Start Up Manufacturing”, suddivisi poi in 10 team progettuali, hanno presentato il Proof of Concept nato dopo le 300 ore di formazione, tutorship e mentorship gratuite previste dal progetto.
Il pomeriggio di pitching si è svolto in tre fasi:
- La prima fase ha previsto una sessione, realizzata in plenaria, di pitching delle idee progettuali in cui i partecipanti hanno avuto 4 minuti a disposizione per illustrare e documentare l’idea centrale della loro attività ai coach invitati dal progetto CAM e al pubblico presente.
- La seconda fase ha previsto una sessione di personal advising ad opera dei coach che hanno assistito alla fase di presentazione. L’obiettivo è stato quello di fornire alle compagini degli indirizzi di sviluppo provenienti da persone qualificate ed esperte del settore capaci di rafforzare l’idea imprenditoriale, e fornire visioni e spunti utili alla crescita dei partecipanti. I tavoli sono stati divisi per temi: Artigianato digitale, Fashion, I 4.0 Healt and Impact. Ogni compagine in coerenza con il proprio ambito ha poi incontrato separatamente i coach di riferimento per circa 15 minuti.
- Al termine della sessione di advisign i coach si sono riuniti e hanno deciso i primi 3 classificati alla luce dei pitch e degli incontri one to one avuti.
Dei 10 Progetti presentati, la prima posizione è stata aggiudicata da Dynamic Bag, il progetto di Serena Trapanese (Le Ruts) che ha esibito come primo prototipo un secchiello composto da fasce, che si possono acquistare singolarmente e si possono rinnovare stagione dopo stagione. Partendo dalla materia prima, è stato fatto un lavoro di upcycling scegliendo tra eccedenze produttive, giacenze di magazzino o campionari, pelli e tessuti jacquard di altissima qualità, italiana, “scartata” perché troppo poca per poter rientrare nella produzione industriale. Tutto questo è stato unito ad un processo innovativo che permette di creare una larga serie di accessori fortemente customizzabili.
La seconda posizione è stata aggiudicata dal team Blue Lite, composto da Assunta Campanile, Barbara Liguori, Paolo Aprea, Domenico Caputo. Il team ha proposto un pigmento inorganico sostenibile, offerto nelle tonalità del blu, alternativo e preferibile sia in termini economici sia in termini ambientali ai pigmenti commerciali attualmente utilizzati.
Terza posizione è stata aggiudicata dal progetto Macavé di Marianna Capuano, una linea di oggetti di arredo realizzati a mano secondo l’antica tecnica di lavorazione Tiffany del vetro, customizzando i prodotti attraverso l’aiuto della fabbricazione digitale.
Grande soddisfazione è emersa per tutti i progetti in gara da parte dei coach presente in aula, segno di un percorso formativo che è riuscito a maturare idee di team e singoli in progettualità dal forte impatto sul mercato della manifattura avanzata.
Concluso il Gala dell’Innovazione, è il momento di passare alla terza fase del Progetto CAM, chiamata “Business Acceleration”. Qui 15 start up sono state selezionate e avranno l’opportunità di accedere ad un percorso di accelerazione dove potranno accrescere le loro competenze imprenditoriali e saranno supportate da esperti del settore, per la produzione di idee vincenti, fino alla premiazione nell’evento finale chiamato “Future Maker”.